L’Associazione Teatrale “Novità di Paese” nasce nel 1996 per iniziativa di Mara D’Onofrio dal desiderio di mettere in scena una commedia da lei scritta, con lo scopo di creare un momento culturale e di svago per il paese. Il riscontro ottenuto fu lo stimolo per continuare, con un’altra commedia e poi altri spettacoli ancora….
Nel corso degli anni le produzioni sono state molto differenti nello stile e nei temi trattati, ma sempre con l’obiettivo di emozionare e non soltanto divertire. Se il punto di partenza è stato il teatro dialettale, nel corso degli anni si è puntato sul valorizzare il dialetto come lingua, antica ed ancestrale per raccontare sentimenti che da sempre accompagnano l’uomo e discostandosi ampiamente da quel genere di teatro dialettale, che purtroppo fa uso ed abuso di terminologia scurrile e volgare alfine di strappare una risata in più, tant’è che nel 2010 ha coniato il marchio “Testi mai volgari”.
Alle produzioni dialettali si sono affiancati anche testi in italiano, o si è creato un connubio tra le due lingue. Ne è un esempio la simpatica rivisitazione, da parte di Mara D’Onofrio, di “L’importanza di chiamarsi Onesto”, prodotta nel 2007. Pur essendo per la maggior parte commedie, possiamo riscontrare che dietro alla leggerezza del testo ed ai tempi vivaci tipici del genere, si celano temi significativi, con personaggi ben delineati psicologicamente, come ad esempio Donna Leonora, la protagonista di “Addo’ va la rrobbe vajje pure ji’”, commedia con reminescenze verghiane dato il tema dell’attaccamento ai beni materiali. Con “Cuore di mamma” si è approdati ad un genere di teatro sociale, una commedia che tratta un tema molto singolare: il grande valore dell’allattamento al seno, sia in termini di salute fisica, sia in termini di attachement parentale. L’attenzione che “Novità di Paese” ha per i sentimenti non poteva non portare ad un genere di teatro più introspettivo. Nel 2012 la messa in scena di “Non sono più sola”, un’appassionata, ma surreale dichiarazione d’amore, sotto forma di monologo. Le opere finora messe in scena hanno tutte la firma di Mara D’Onofrio o Margherita D’Onofrio (o comunque hanno firmato una rivisitazione) e presentano tutte il tocco delicato della mano femminile, con quell’occhio di riguardo al mondo delle donne, alla sensibilità del loro animo ed alla forza che ogni donna ha dentro di sé.