Il Coraggio (S)velato

Due donne, due culture diverse,
due mondi completamente differenti.

Bilqiss è una donna mediorientale condannata alla lapidazione, Leandra una giornalista americana che prende a cuore la sua causa. Lo scontro di culture è inevitabile. La dignità e l’integrità di Bilqiss nell’accettare il suo destino sono inconcepibili per Leandra, abituata a trovare una soluzione a tutto. Bilqiss con i suoi atti di ribellione combatte la violenza di genere che si nasconde dietro il fanatismo religioso e la sua moralità le impedisce di scendere a compromessi anche a costo della sua stessa vita; tuttavia Leandra non demorde e farà di tutto per aiutarla, fino alla fine, andando anche oltre quanto lei pensava di poter essere capace di fare. Una storia che racconta come due mondi distanti per cultura, tradizioni, religione, attraverso l’empatia ed il sentimento di sorellanza possano incontrarsi; facendoci scoprire quanto siamo simili nelle fragilità, nei desideri, nelle ambizioni, nei sentimenti… nella nostra condizione di essere tutti UMANI.

Nota di regia
L’approccio a questo spettacolo nasce molto prima dei recenti fatti avvenuti in Afghanistan (lo spettacolo doveva essere presentato in marzo 2020) e nasce da un desiderio profondo di conoscere culture diverse dalla nostra, culture di cui a volte abbiamo paura, soprattutto quando in qualche modo ce le ritroviamo a “casa nostra”. Chi sono queste persone? Da cosa scappano? E se non scappano, come vivono? Sono temi delicati, di cui sentiamo parlare al telegiornale, ma finché sono lontani riescono solo a farci provare un po’ di pietà, senza interferire con la nostra vita. Con questo spettacolo vogliamo proprio riflettere, insieme, sull’argomento. Purtroppo sappiamo bene che ci sono Paesi dove i diritti umani sono costantemente violati, dove soprattutto le donne e i bambini subiscono le conseguenze di una mentalità con retaggi culturali maschilisti e tribali, dove le guerre che tutti noi alimentiamo (perché sì, la pace nel mondo è responsabilità di tutti) portano distruzione, miseria ed ignoranza. E dove c’è l’ignoranza dilagano le ingiustizie, dove c’è l’ignoranza gli animi si imbrutiscono e qualcuno si arroga il diritto di sostituirsi a Dio nel decidere sulla vita e sulla morte. Lo spettacolo nasce dopo numerose letture ed approfondimenti sull’argomento ed è la rielaborazione di un libro, letto e tradotto appositamente e personalmente, che racconta non un fatto realmente accaduto, ma una storia verosimile, poiché le tante proibizioni che le donne subiscono, le violenze a cui sono sottoposte, l’obbligo a vivere in maniera invisibile, quasi come una negazione della loro identità, sono realtà. Allo stesso modo è una brutale realtà la lapidazione che in alcuni Paesi del mondo è ancora praticata pur essendo il gesto più abietto che un essere umano possa compiere verso un suo simile. Un atto di violenza praticato facendosi scudo della religione, ma che in realtà di religioso non ha nulla, se non un fanatismo esasperato dietro il quale si nasconde una visione distorta ed ossessiva della figura femminile. Un testo che presenta personaggi profondi ed una trama particolare che consente, alla fine, anche un riscatto della figura maschile: perché non è vero che tutti gli uomini sono aguzzini. Un’opera che ci invita a scoprire la dignità ed il coraggio di quelle donne invisibili, a mettere in discussione le tante certezze che noi occidentali abbiamo e che ci offre una dimostrazione del fatto che quando si coltivano i bei sentimenti attraverso la poesia, l’arte, la cultura in generale (proprio ciò che in quei Paesi viene proibito) possono nascere solo buone azioni. E la religione, tema scottante, cosa c’entra in tutto questo? La religione ha un ruolo centrale poiché viene presa a pretesto da quegli uomini che abusano del loro potere. Nel testo verrà anch’essa riscattata e le verrà riconferito il giusto rispetto, poiché siamo sicure che nessuna religione possa fondarsi sulla violenza e che nessun Dio avalli le ingiustizie facendo preferenze tra uomini e donne.

Scheda tecnica

Genere: Dramma
Atti: 1
Personaggi: 2
Durata: 1h e 20'
Anno: 2021
Adattamento teatrale: Margherita D'Onofrio
Regia: Margherita e Donatella Del Duca
Progetto artistico: Petali di teatro